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DenominazionePalazzina gonzaghesca di Bosco Fontana
Altre denominazioni
Tipologiacomplessi di ville o corti rurali
ComuneMarmirolo
LocalitàBosco Fontana
Indicazioni viabilistichePercorrendo la S. P. 236 Mantova Brescia, all'altezza di Marmirolo si incontrano le indicazioni per il bosco sulla sinistra. Altrimenti, prima di arggiungere il centro abitato di Marsiletti, sempre sulla sinistra, si gira sul bivio per Soave e dopo alcuni metri sulla destra si incontra l'entrata del Parco.
GeoreferenziazioneEst: , Nord: , Quota s.l.m: mt
DiocesiMantova
Descrizione
La fondazione della palazzina di caccia risale al 1590, su richiesta del duca Vincenzo I Gonzaga. La costruzione dell'edificio dura intorno ai 5 anni; il prefetto delle fabbrica ducali del tempo, Antonio Maria Viani, decide per un tema naturalistico per l'apparato decorativo, arricchendolo con finte architetture e sculture, prendendo ispirazione dalle opere di Giulio Romano e dal palazzo ducale , specie nell'uso del bugnato per la muratura. Intorno alla palazzina si estende un fossato difensivo. La villa è composta da due corpi di forma quadrangolare, tra loro identici, a cui sono unite torrette cilindriche, che sono collegati da un doppio portico a tre fornici. La loggia settentrionale accoglie il visitatore con affreschi di carattere venatorio e statue sullo stesso tema; quella meridionale presenta una decorazione naturalistica con alti pergolati finti percorsi da rampicanti, su cui si affacciano amorini e uccelli. Nell'arco centrale è presente un trofeo di volpi. Dopo la loggia, si entra nella Sala delle Virtù: le pareti sono animate da giochi di rientranze e cornici, che crano ombre in contrasto con le cornici bianche delle porte; da queste nicchi spiccano le statue delle nove virtù in marmo bianco on elemnti in oro. Le cornici delle porte sono in bugnato con chiave aggettante, su cui campeggia un mascherone; il timpano, spezzato, accoglie un mensola su cui poggia un finto busto di bronzo, valorizzato da una nicchia di marmo rosso. Sopra si possono ammirare figure di marmo incorniciate di verde e bianco. Sul capo dei busti si ripete un modiglione a volute. Tra le due porte sul lato sud si ammirano le spoglie di un camino che portava lo stemma dei Gonzaga; rimangono il motto Fides e la decorazione con l'impresa dell'Olimpo. Negli angoli, si trovano cornici con all'interno dipinto un cielo all'alba; inoltre sono dipinti grandi alberi con Minerva e putti, carichi di trofei di caccia. Si susseguono poi un camerino, decorato con lesene e cornici, la camera dei modiglioni, la cappella (ricavata in un sottoscala, in cui è conservato il dipinto che raffigura San Luigi Gonzaga in adorazione della Vergine, copia di una tela di Carlo Francesco Nuvolone), la camera della musica. La scala a chiocciola sale al piano superiore accompagnata da stralci di pergolati ad arco dipinti sulla parete; si accede poi alla camera delle rocce ( dipinta con ammassi di rocce, una volta dipinti anche sulla volta, per dare l'idea di essere nel centro della terra), alla camera del pergolato, decorata con dipinti che richimano il suo nome, e troviamo un'altra scala che ci conduce di nuovo al piano terra. Di seguito la sala dei trofei, con pareti a finti marmi; purtroppo l'inserimento di un solaio nell'800 ha distrutto parte della decorazione. Sulle pareti troviamo medagioni ovali che un tempo ospitavano i trofei di caccia. Di seguit un altro camerino, poi la camera dei busti classici, una volta decorata con finti busti di marmo, un latro camerino e la cucina, seguita da un altra scala. Rimangono la camera degliu scorci e delle ghirlande. L'edificio principale ospita il Centro nazionale per lo studio e la conservazione delle biodiversità. Il nome del bosco, che si estende per circa 233 ettari, viene dalla presenza di una fonte, su cui i Gonzaga installarono una fontana ricca di sculture e giochi d'acqua. Nel seicento la famiglia vi introduce animali selvatici e esotici, trasformando così il bosco in riserva di caccia. Nel bosco sono stati ricavati numerosi viali rettilinei che si incontrano creando radure circolari. Dell'eremo fondato da Carlo I ora rimane solo la pala d'altare conservata nella chiesa di Romanore, in cui è raffigurato il santo patriarca Romualdo che presenta alla Vergine il modello della chiesa, e ai piedi il duca Carlo e il nipote Carlo II.In fianco il duca fa costruire un edificio simile alla palazzina
Elementi del complessodue corpi con due loggie 4 torri due portici
Cronologia1590 dal 1921 la palazzina e il bosco sono monumenti nazionali. nella metà del 900 la palazzina di Vincenzo I viene utilizzato com edificio utlitario e fagianaia, mentre la foresteria di Carlo I viene designata come deposito esplosivi, dopo la soppressione dell'eremo dei camaldolesi, fondato dallo stesso Carlo I nel 1632. Nella seconda guerra mondiale la palazzina divioene sede di un camando tedesco. Nel 1952 viene dichiarato il vincolo sul bosco
Materiale e tecniche di costruzioneaffresco mattoni- ciottoli di fiume, sia nel bugnato che negli elementi piani. il bugnato è ottenuto con la tecnica di sbeccatura degliu spigoli dei mattoni.nei basamenti delle colonne della loggia troviamo lastre in pietra di Verona.
Ambito culturalemanieristico
Legami storico-culturaliarch. Dettare, arch. Viani - Palazzi di caccia ed estivi dei Gonzaga-
ConservazioneLa palazzina dopo il settecento registra un progressivo decadimento. Alla fine del secolo scorso viene sottoposta a restauro da parte della Sovraintendenza di Brescia. I restauri hanno restituito parte degli affreschi.
Progettioggi il bosco è riserva naturale orientata biogenetica, di proprietà del corpo forestale dello stato.
Condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
BibliografiaLa palazzina e l'eremo del Bosco della Fontana presso Mantova / a cura di Ugo Bazzotti, Daniela Ferrari
- a cura di U. Bazzotti e D. Ferrari,La palazzina e l'eremo del Bosco della Fontana presso Mantova, Mantova: G.Arcari , 2001 - L. Rinaldi, A. Fontanini, L. Sala, Marmirolo, palazzina gonzaghesca a Bosco Fontana/ ( Bollettino 2002-2003/ Ministero per i beni e le attività culturali, Sopraintendenza per i beni architettonici
Sitografia
Schede correlateBosco Fontana
Aggiornata al27/05/2013
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